5^ TROFEO POLE STAR – LAGHETTI DI TIMAU- I RISULTATI – BUONA PROVA ORGANIZZATIVA DELLA NOSTRA SOCIETA’

Partiti da Udine domenica 17 e diretti ai Laghetti, dove doveva svolgersi la gara,  pensavamo di esserci giocati il jolly della benevolenza meteorologica  il giorno prima a Cisterna quando la pioggia era cessata poco prima dell’appuntamento con soci e sponsor e la festa era potuta cominciare all’aperto, sotto i gazebi preparati sul prato davanti a ‘Casa Lupieri’.

Domenica pioveva a dirotto da Gemona a Tolmezzo e in furgone ci dicevamo che non saremmo nemmeno scesi con quel tempo e addio gara.

Poi, come di consueto, iniziando a risalire la valle del But, ecco aprirsi uno spiraglio senza nubi proprio sopra Timau. Increduli,  abbiamo preparato la partenza, l’arrivo, posato i punti senza una goccia d’acqua. E questo era già un bel risultato. Al termine della gara Serhij Mukhidinov, ha accompagnato i nostri atleti presenti a Timau in un allenamento programmato di sprint in centro storico. Noi aspettando le premiazioni abbiamo raccolto i punti, sempre all’asciutto .

Alle premiazioni, alle quali erano presente il Presidente di Pefc Italia, Cristina D’Orlando e la Direttrice di Boster Nord Est, Elena Agazia, è stato spiegata la nostra presenza nell’ambito di Boster nord est con l’orienteering.

Boster è una manifestazione outdoor biennale  che si tiene in Val Susa e quella che ha avuto luogo ai Laghetti di Timau dopo una prima edizione sperimentale effettuata nel 2014 nella foresta del Cansiglio, vuole diventare l’appuntamento tradizionale biennale del Nord Est.

La manifestazione ha messo  al centro prove dinamiche di meccanizzazione agroforestale, lavori in bosco, gestione e manutenzione sostenibile del territorio montano e ha come partner della manifestazione  PEFC, l’associazione che a livello nazionale si occupa del sistema di certificazione forestale e del legno oltre che della valorizzazione delle foreste e dei territori, della tracciabilità del legno rappresentando la garanzia per il consumatore che il legno proviene da foreste gestite in modo corretto e sostenibile.

Una recente intesa con PEFC ci permette di promuovere il loro marchio riportandolo sulle nostre maglie da gara non dimenticando che presso il Centro Federale FISO di Paluzza è stata siglata una convenzione proprio fra PEFC e FISO nazionale, di cui a suo tempo ci siamo stati promotori.

Con queste premesse è quasi naturale che PEFC Italia nei mesi scorsi avesse chiesto proprio a noi di portare a Boster Nord Est una manifestazione sportiva in un bosco certificato, consapevoli che l’orienteering è lo sport dei boschi e che  proprio il bosco rappresenta il nostro campo di gara.

I tracciati, preparati accuratamente da Stefano Collodet, sono apparsi tecnici e filanti e potevano essere utilizzati per una gara di più alto livello. Peccato per l’assenza di partecipazione   delle società regionali perché la competizione dei Laghetti avrebbe potuto essere una bella vetrina per il movimento in una fiera che ha contato migliaia di visitatori.

A questo proposito nasce spontanea una riflessione: piuttosto che rendere valide per il campionato regionale di società gare svolte fuori dal Friuli Venezia Giulia, politica abbastanza contraddittoria, sarebbe senza dubbio meglio valorizzare il lavoro organizzativo svolto sul nostro territorio abbinando il trofeo Fvg a competizioni organizzate solo in Regione. Speriamo che i prossimi regolamenti emanati dal Comitato Fiso Fvg ne tengano conto.

Venendo ai risultati di gara.

Nella categoria Bianco si impone Elia Oleotto che precede Antonio Brunori, Segretario Generale di PEFC Italia che ha voluto cimentarsi nella gara. Terzo posto per Awsman Dler Khalaf.

Nella categoria Giallo vince Valentina Unfer davanti alle compagne di squadra Veronica De Eccher e Monica Frappa.

Nella categoria Rosso Maschile si aggiudica la prova con sicurezza il giovane Simone Unfer mentre si accende la lotta per il secondo posto fra i nostri Master che vedono separati di pochi secondi al traguardo Gilberto Bulfoni e Denis Mitri.

Nel Rosso Femminile al primo posto Gabriella Xausa seguita da Sonia Predan.

Nel  Nero Maschile entra in gara Serhij Mukhidinov e vince mettendosi alle spalle Stefano De Eccher che oltre alla velocità di base sta acquisendo sempre più sicurezza anche in bosco. Terzo Maurizio Marussig che ha confessato un errore fatale nella zona più tecnica dei grandi sassi.

Infine nel Nero femminile Alessia Ciriani prevale su Marta Canal.

Come sempre ottima l’organizzazione tecnica e logistica della nostra società con premi ai vincitori forniti dalla Regione.

E’ tempo di una veloce analisi sui risultati complessivi dopo la 5^ Prova del Trofeo Pole Star e se alcuni dati appaiono ormai definitivi regna ancora incertezza in alcune categorie.

Nel Bianco Elia Oleotto pur saltando le prime due prove ha ormai vinto la sua categoria.

Nel Giallo la partita  è fra Veronica De Eccher e Giovanna Chiarandini, vincitrice lo scorso anno. Non c’e’ la matematica a decretare ancora la migliore ma Veronica se farà a Ravosa una gara in controllo senza sbagliare e tenendo a freno la sua vitalità giovanile non dovrebbe mancare l’obiettivo.

Nel Rosso Maschile guida ancora Mauro Felchero ma il vantaggio è ormai ridottissimo su avversari tenaci come Denis Mitri e Gilberto Bulfoni. Mauro dovrà far ricorso a Ravosa a tutto il suo bagaglio tecnico per tenerli a distanza.

Nel Rosso Femminile ormai Sonia Predan ha vinto il titolo e per lei Ravosa rappresenterà solo una passerella. Gabriella Xausa che la insegue aveva l’opportunità di vincere la categoria ma lasciare a Sonia due gare di vantaggio le rende impossibile la rimonta.

Nel Nero Maschile possiamo scrivere un’altra sentenza prima dell’ultima gara: Stefano De Eccher vince la categoria più tecnica ed è ad un passo da mettere le mani sul trofeo Pole Star che viene attribuito a chi totalizzi il maggior numero di punti in tutte le gare disputare. Solo la sorella Veronica e Sonia Predan possono approfittare di un passo falso del giovane atleta di Attimis.

Nel Nero Femminile infine ancora regna l’incertezza anche se il vantaggio di Marta Canal su Alessia Ciriani sulla carta appare difficilmente colmabile.                                                                                         .